Prima collezione di Fatwe, per gentile concessione delle Edizioni Al-Hikma







02/01/11

Consiglio Europeo per la Fatwa e la Ricerca

P r e f a z i o n e

     La lode appartiene ad Allah, Signore dei Mondi, pace e benedizioni sul Sigillo dei messaggeri e
profeti, la nostra Guida, Muhammad, sui suoi discendenti, i suoi compagni e chi lo ha seguito.

     E' un grande piacere per il Centro Culturale Islamico di Irlanda presentare al mondo islamico e alle
minoranze musulmane specie in Occidente, la prima collezione di Fatwe publicata dal Consiglio Euro-
peo per la Fatwa e la Ricerca. Da molto tempo si attendeva una simile pubblicazione per le importanti
e vitali disposizioni che recano soluzioni ai problemi di tutti i giorni, che i musulmani, soprattutto quelli
che vivono in Occidente, si trovano ad affrontare.

      Queste Fatwe sono frutto dello sforzo e della competenza di un gruppo di studiosi islamici guidati
dallo stimato Yusuf Al-Qaradawi, Presidente del Consiglio. Questi studiosi hanno lavorato basandosi
sul Libro di Allah, sulla Sunna del Profeta Muhammad ( pbsl ) così come su quanto lasciatoci dai buo-
ni predecessori ( Salaf Al-Salih ). In aggiunta, altrettanto importante,i ricercatori hanno provato e spe-
rimentato le condizioni dei musulmani che vivono in Occidente. Pertanto, le Fatwe contenute in questo
primo volume sono state emesse basandosi sul Sacro Corano e sulla Sunna del Profeta ( pbsl ), come
pure gli sforzi e le opinioni degli studiosi, e sono il risultato del criterio di considerare il tempo, lo spa-
zio ed il luogo, come prescritto dall'Imam Ibnul Qayyim.

     Chiediamo ad Allah l'Altissimo di rendere questo lavoro una pubblicazione utile e di ricompensare
questi studiosi,  nell'interesse dell'Islam e dei musulmani, e di benedire sempre i loro sforzi.

La lode appartiene ad Allah, Signore dei Mondi.


Centro Culturale Islamico
Irlanda



N o t a   i n t r o d u t t i v a

a cura di Yusuf Al-Qaradawi

Presidente del Consiglio Europeo per la Fatwa e la Ricerca

       La lode appartiene solo ad Allah, Pace su tutti i messaggeri che Egli ha scelto e sul loro sigillo,
Muhammad, sui suoi discendenti, i suoi compagni e tutti coloro che li hanno seguiti e furono guidati.

       E' un dono generoso di Allah ai Musulmani il fatto che essi si siano svegliati dopo un lungo sonno
e siano sospinti da questa benedetta rinascita islamica che riguarda il mondo intero.Questa rinascita ha
come conseguenza i cuori rivitalizzati dalla fede,le menti illuminate dalla conoscenza, le anime rafforza-
te dal credo assoluto e guidate nelle abitudini e perfezionate dalla disciplina.
     Gli effetti di questa rinascita non si sono fermati ai confini del Mondo Islamico,  poiché la sua luce
ha raggiunto tutte quei luoghi che ospitano comunità e minoranze islamiche.Ciò è particolarmente vero
riguardo ai musulmani che vivono in Occidente, specialmente in Europa,dove milioni di autoctoni vive-
vano in un isolamento pressochè totale dalla loro Umma Islamica, molti in condizioni repressive dietro
la Cortina di Ferro sotto il dominio del Comunismo.
    Molti tra quelli della prima ondata di emigranti che lasciarono le loro terre native musulmane in cer-
ca di una vita migliore, più facile e confortevole, hanno perduto la loro strada e si sono completamen-
te dissolti nelle società di nuova adozione.
     L'emigrazione in seguito divenne molto più consistente e il numero di nuovi arrivati sulle sponde oc-
cidentali aumentò considerevolmente, per una serie di diverse ragioni. Alcuni vennero in cerca di pro-
tezione e di sicuro rifugio dall'oppressione nelle loro patrie. Altri vennero in cerca di sapere e titoli ac-
cademici, altri ancora intravidero possibilità d'impiego.Tutto questo fece sì che il numero complessivo
di musulmani che vivono in Europa, sia autoctoni che immigrati, raggiungesse i 50 milioni di unità.
Pertanto, non deve sorprendere il fatto che gli effetti di questa rinascita islamica alla fine siano arrivati
alle soglie di casa loro, così come è stato per i loro fratelli e sorelle nel Mondo Islamico.Questo ha fat-
to recuperare loro l'orgoglio dell'identità islamica, li ha resi consapevoli di essere parte integrale della
Umma Islamica e capire di essere davvero dei seguaci del Profeta Muhammad ( pbsl ). Ciò ha avuto
un indubbio effetto sulla loro consapevolezza e comportamento e alla fine incominciarono a ritornare
alla loro Umma e al suo messaggio.
     In seguito, una parte di quelli che ebbero in dono menti illuminate, cuori puri e sincero entusiasmo,
incominciarono a radunarsi e cooperare al fine di elaborare quelle regole basilari di cui aveva bisogno
la comunità islamica per mantenere la propria identità e carattere senza isolarsi dal resto della società.
Così, vennero aperte moschee per l'adorazione, scuole per l'educazione e circoli per il tempo libero.
In aggiunta, vennero organizzati dei campeggi, si tennero conferenze, seminari e corsi, pubblicati libri e
distribuito materiale informativo, si tennero pubbliche adunanze e vennero assoldati a tempo pieno dei
soggetti particolarmente versati nella Dawa e nell'educazione.
     In tempi recenti, un numero di fratelli determinati decisero di completare la catena di regole di cui
la comunità islamica non può fare a meno ovunque si trovi. Inoltre, essi fondarono la Federazione del-
le Organizzazioni Islamiche in Europa, che fu utile nel rintracciare l'Istituto Europeo per gli Studi Uma-
nitari e Islamici in Francia, che, a sua volta, ha visto l'anno scorso la sua prima ondata di laureati e che
ha recentemente aperto una sede in Gran Bretagna.
     Inoltre, il Consiglio Europeo per La Fatwa e la Ricerca venne fondato sulla base di un numero di
studiosi stimati, i quali lavorano emettendo Fatwe e responsi in alcuni dei principali Centri Islamici in
Europa, insieme ad un certi numero di studiosi che vivono nel Mondo Islamico, ma portano con sé le
preoccupazioni ed ansietà dei loro colleghi musulmani in Europa, li visitano frequentemente e si rendo-
no conto delle loro condizioni di vita.
    L'obiettivo di questo Consiglio consiste nel promuovere una costante emissione di Fatwe in Europa
e nel prevenire controversie e conflitti intellettuali riguardo a quelle materie, laddove possibile. Nel suo
sforzo per raggiungere tale obiettivo userà i mezzi della consultazione, della ricerca associata così co-
me della Ijtihad collettiva, che è divenuta un obbligo e una necessità islamica. Esso ha inoltre sabilito
di divenire un'autorità religiosa riconosciuta davanti a governi locali e istituzioni private,autorità che rin-
forzerà senza dubbio le comunità islamiche locali.
     E' importante sottolineare che questo Consiglio non intende porsi in competizione con i principali
Consigli Islamici del Mondo Musulmano, come il Consiglio di Ricerca dell' Università di Al-Azhar, il
Consiglio per il Fiqh della Lega Islamica Mondiale o il Consiglio per il Fiqh dell'Organizzazione della
Conferenza Islamica. Nei fatti, esso aspira a diventare un elemento complementare di queste stimate
organizzazioni, specializzandosi nell'edizione critica di materiale concernente il " Fiqh delle Minoranze"
e dei Musulmani che vivono fuori del Mondo Islamico. Il Consiglio inoltre ricerca le ordinanze, le riso-
luzioni e gli studi di queste organizzazioni, da cui indubbiamente trarrà grande beneficio.
     I nostri studiosi, possa Allah concedere loro la Sua Misericordia, sono concordi nel ritenere che la
Fatwa cambia in ragione del tempo e del luogo, e quale maggior variazione di luogo se non la differen-
za tra Terra dell'Islam e qualsiasi altra terra? Ciò poiché chiunque viva in un paese islamico trova prin-
cipalmente supporto ed incoraggiamento nella pratica dell'Islam e si attiene ai suoi princìpi, mentre il
caso è completamente diverso per chiunque viva in una società non musulmana.
     Pertanto, il messaggio di questo Consiglio consiste nel recare naturalezza alla sua Fatwa per quei
musulmani, piuttosto che difficoltà e controversia, di rendere una buona immagine dell'Islam piuttosto
che cattive notizie e sfortuna, di includere la gente nel circolo dell'Islam piuttosto che escluderla e alie-
narla, perfino se essi non praticano nulla oltre le obbligazioni strettamente necessarie. Il Consiglio desi-
dera emettere una Fatwa che cerchi la naturalezza e il conforto, piuttosto che severità di norme in cer-
ca della salvezza, rifacendosi al precetto del Sufi At-Thawri:<< Il Fiqh si ha quando una persona di fi-
ducia offre una facilitazione nella Fatwa, quanto a difficoltà e severità; per chiunque ciò è ben fatto >>.
     L'importanza di fondare il Consiglio Europeo per la Ricerca e la Fatwa è stata inoltre accresciuta
dalla presenza di alcuni cosiddetti sedicenti studiosi,che si sono accreditati nel circolo degli studiosi ve-
ri e propri. Quei soggetti hanno ritenuto opportuno emettere le loro Fatwe che erano fuorvianti con il
risultato che molte persone hanno perduto la propria via. Alcune fatwe includevano la possibilità per i
musulmani di rubare nei paesi in cui essi risiedevano, nonostante questi paesi li avessero ricevuti, nutri-
ti ed avessero fornito loro rifugio sicuro e protezione. Queste Fatwe incoraggiarono i Musulmani a ru-
bare, contraffare, truffare e praticare tutto ciò che permettesse loro di trarre profitto da queste terre.
Perciò, alcuni Musulmani trovarono opportuno prendere cose che non avevano pagato, utilizzare ser-
vizi senza pagarne le tariffe, ricevere benefici a cui non avevano diritto, truffare qualsiasi persona con
cui avessero a che fare ed ingannare ovunque fosse possibile. Questi musulmani divennero una vergo-
gna per l'Islam e si sono comportati come gli Ebrei che decretarono che è lecito rubare ai non Ebrei e
furono descritti nel Sacro Corano, laddove si legge:

        Tra le genti della Scrittura ci sono alcuni che, se affidi loro un qintar, te lo rendono e altri che se affidi loro
           un denaro non te lo rendono finché tu non stia loro addosso per riaverlo. E ciò perché dicono :  << Non
           abbiamo obblighi verso i Gentili >>. E consapevolmente dicono menzogne contro Allah.
           [ Corano , III, 75 ]

     Alcune Fatwe hanno recato danno e vergogna all'Islam ed ai Musulmani ed hanno colpito notevol-
mente le comunità musulmane, trasmettendo l'immagine che i musulmani sono semplicemente dei cri-
minali di cui non ci si può fidare, che non hanno morale né disciplina, che non rispettano alcun contrat-
to o accordo. Questi soggetti sono le menti dell'ignoranza, così come descritto nel Hadith: << Essi e-
mettevano una Fatwa senza una conoscenza adeguata ed erano sviati e fecero perdere ad altri il loro
sentiero >>. Nella realtà, molte Fatwe ignoranti hanno condotto molti musulmani in prigione per crimi-
ni quali il furto, la truffa e vari altri reati.
     L' argomento più pericoloso di tutti , comunque, rimane la loro Fatwa che dei musulmani possono
uccidere delle persone del paese nel quale essi vivono in pace e sicurezza, che li aiutano e danno loro
del denaro se essi stessi si dichiarano disoccupati o in stato di necessità. A questo proposito, è utile ri-
cordare un versetto del Sacro Corano :

        Quale altro compenso del bene se non il bene ?
           [ Corano, LV, 60 ]

     Inoltre, è imperativo che questo Consiglio adempia al suo ruolo e dovere di guidare e correggere il
sentiero del progresso islamico in Occidente, per far tacere quelle voci vili ed ignoranti e per risolvere
quei problemi affrontati dai musulmani alla luce dell'originaria Shari'a islamica.
     Invito tutti i musulmani, in particolare quelli che sono conosciuti per la loro costante pratica del be-
ne, a supportare attivamente il Consiglio Europeo per la Fatwa e la Ricerca , così che possa adempie-
re al suo ruolo di servire l'Islam, di educare i musulmani e di preservare la loro identità islamica.

Allah dice la verità, è Lui che guida sulla retta via.




I n t r o d u z i o n e

Consiglio Europeo per la Fatwa e la Ricerca


Titolo, descrizione e sede

     " Il Consiglio Europeo per la Fatwa e la Ricerca " è una entità accademica, islamica, specializzata
ed indipendente costituita da un certo numero di studiosi.

      La sua sede attuale è nel Regno Unito.


La Conferenza Inaugurale

     La Conferenza Inaugurale del Consiglio Europeo per la Fatwa e la Ricerca si è tenuto a Londra il
21-22 Dhu-l-Qa'da 1417 H. ( 29-30 marzo 1997 ). All'incontro parteciparono più di 15 studiosi che
accolsero l'invito della Federazione delle Organizzazioni Islamiche in Europa. Questa conferenza vide
l'approvazione della Bozza di Costituzione del Consiglio Europeo per la Fatwa e la Ricerca.


Obiettivi

     Il Consiglio deve tentare di raggiungere i seguenti scopi e obiettivi :

1 - Ottenere una prossimità e raggruppare gli studiosi che vivono in Europa, e tentare di unificare le o-
      pinioni giuridiche tra di loro in relazione ai principali enunciati del Fiqh.

2 -  Emettere Fatwe collettive che vadano incontro alle esigenze dei musulmani in Europa, risolvano i
       loro problemi e regolino la loro interazione con le società europee, il tutto nell'ambito delle regole
       e degli obiettivi della Shari'a.

3 -  Pubblicare studi giuridici e ricerche, che risolvano quelle questioni che si impongono nel contesto
       europeo, secondo modalità che realizzino gli obiettivi della Shari'a e gli interessi dei Musulmani.

4 -  Guidare i Musulmani in Europa in generale e coloro i quali lavorano per l'Islam in particolare, dif-
       fondendo adeguati concetti islamici e importanti responsi legali.


Mezzi e metodi

1 -  Selezionare fugure specializzate nel Fiqh come membri del Consiglio, così che la fiducia nelle loro
      competenze diventi un metodo per realizzare gli scopi summenzionati.

2 -  Basarsi sulle autentiche ed appropriate risorse del Fiqh, particolarmente quelle che contano su
       prove ed attestazioni certe.

3 -  Far tesoro delle Fatwe e ricerche che siano già state emesse dai vari istituti del Fiqh e da altre is-
       tituzioni scientifiche e accademiche.

4 -  Produrre sforzi incessanti presso le autorità ufficiali dei paesi Europei affinché prendano coscienza
       e riconoscano ufficialmente il Consiglio, tengano presente il Consiglio stesso in materia di questio-
       ni giuridiche islamiche.

5 -  Tenere corsi di Shari'a islamica che qualifichino e abilitino studiosi e operatori nella Da'wa .

6 -  Organizzare seminari per discutere di varie tematiche inerenti al Fiqh.

7 -  Pubblicare informazioni e riviste di argomento giuridico.

   
Fonti e condizioni della Fatwa

     Nell'emettere una Fatwa, occorre osservare i seguenti elementi :

1 -  Le fonti della legislazione islamica riconosciute dalla maggioranza della Umma, le quali sono:
       il Corano, la Sunna, il Consenso ( Ijma'a ) e l'Analogia ( Qiyas ).

2 -  Le altre varie fonti della legislazione che non vengono interamente accettate come la preferenza
       ( Istihsan ), l'interesse pubblico ( Maslaha Mursala ), arginare i pretesti di chi commette un errore
       ( Sad Al-Tharai' ), la relatività ( Istishab ), gli usi e i costumi ( Urf ), la scuola dei Compagni del
       Profeta ( Mathab Sahabi ) e la legislazione di quelli che ci precedettero ( Sharu'man Qablana ),
       considerando le condizioni necessarie e le regole stabilite dai sapienti, specialmente se gli interessi
       della Umma venissero realizzati considerando tali fonti.


Il CERF basa i suoi metodi su :

1 -  Le quattro scuole del Fiqh ( Mathahib ) così come le altre scuole di sapienti del Fiqh ritenute una
       fonte di immensa ricchezza, da cui viene scelto tutto ciò che è supportato da prove evidenti e cor-
       rette in modo tale da ottenerne i benefici.

2 -  Nell'emettere una Fatwa, il Consiglio deve offrire la prova corretta a supporto e deve riferirsi alle
       fonti ufficiali e riconosciute insieme alla consapevolezza della situazione contingente,fornendo l'op-
       zione che non crei difficoltà o inconvenienti.

3 -  Gli scopi e gli obiettivi della Shari'a devono essere presi in considerazione, mentre le falsità illecite
       e le soluzioni disoneste che contraddicono le finalità della Shari'a devono essere sempre evitate.


Modi di emissione di una Fatwa

     Le Fatwe e le risoluzioni sono emesse a nome del Consiglio nel corso delle sue riunioni ordinarie e
straordinarie, in ragione di un consenso, o per assoluta maggioranza. Un membro che abbia obiezioni
o riserve sulla Fatwa, ha diritto a documentare la sua riserva sulla base della pratica consuetudinaria
dei consigli del Fiqh.
     Il Presidente e i membri del Consiglio non possono emettere Fatwe a nome del Consiglio stesso
senza l'approvazione della percentuale di membri del Consiglio stabilita per statuto. Comunque, ogni
membro può emettere una Fatwa a titolo personale senza menzionare il suo status all'interno del Con-
siglio né utilizzare carta intestata ufficiale del Consiglio.


Condizione di membro del Consiglio

     Lo statuto stabilisce che ogni membro debba possedere i seguenti requisiti :

1 -  Detenere un'adeguata qualifica a livello accademico nel campo della Shari'a,o aver frequentato gli
       incontri e i circoli di studiosi e successivamente aver ottenuto un diploma da quest'ultimi, nonché
       essere arabofono.

2 -  Avere una buona educazione e aderire ai precetti della Shari'a islamica.

3 -  Essere residente in Europa.

4 -  Essere competente in campo giurisprudenziale ( Fiqh ) nonché avere consapevolezza delle condi-
       zioni di attualità.

5 -  Ottenere l'approvazione della maggioranza assoluta dei membri.


     Lo statuto stabilisce inoltre che i membri del Consiglio possono scegliere un numero di studiosi che
non risiedono abitualmente in Europa ma che detengono ugualmente i requisiti di membro, per farli di-
ventare a loro volta membri, posto che la loro scelta venga approvata dalla maggioranza assoluta dei
membri. Questi nuovi membri non possono superare la quota del 25% dei membri totali del Consiglio
in un dato momento.

     Nello scegliere i membri del Consiglio, le rappresentanze dei Paesi europei con una significativa
presenza islamica, devono essere presi in considerazione così come i rappresentanti delle varie scuole
giuridiche ( mathahib ).

     Per l'approvazione della nomina di un nuovo membro, è necessaria la segnalazione di almeno tre
studiosi di chiara fiducia.


Riunioni periodiche del Consiglio

     Lo statuto prevede che il Consiglio si riunisca in seduta ordinaria una volta all'anno per discutere
degli studi e ricerche presentate in relazione ai vari argomenti che riguardano la comunità islamica in
Europa. Il Consiglio inoltre deve sforzarsi di rispondere ad ogni domanda che riceve e richiedere de-
liberazioni collettive.
     Lo statuto inoltre consente di avvalersi della competenza di vari soggetti, avendo consultato il Pre-
sidente, e richiedere la loro presenza alle sessioni nelle quali si discute delle materie di loro specializza-
zione, senza però avere diritto di voto.
     Da quando è stato fondato e alla data di questa pubblicazione, il CEFR si è riunito tre volte:

     Prima Seduta, Sarajevo ( Bosnia ), 24 - 26 Rabi' at-Thani 1418 H ( 28 - 30 agosto 1997 ).

     Questo incontro fu organizzato da Mustafa Ceric,Leader degli Studiosi Bosniaci.Il Consiglio rispo-
se a un certo numero di domande ed emise Fatwe, molte delle quali sono incluse in questo libro.

     Seconda Seduta, Dublino( Irlanda ),19 - 21 Jumada al-Akhira 1419 H ( 9 - 11 ottobre 1998 ).

     Organizzato da Al-Maktoum Charity Organisation nel Centro Culturale Islamico.

     Terza Seduta, Colonia ( Germania ), 4 - 7  Safar 1420 H ( 19 - 22 maggio 1999 ).

      Organizzato da Milli Gurus.

      Questi incontri  hanno visto deliberazioni in molti campi e argomenti di rilievo ed  interesse per le
comunità islamiche e i singoli individui in Europa, ed è stata data risposta a molti interrogativi, alcuni
dei quali sono presenti in questo volume.


Comitati per la Fatwa in Francia e Gran Bretagna

     A seguito della lunga vacanza del Consiglio ed in ragione del pesante carico di lavoro delle sedute,
desiderando rispondere al più alto numero possibile di domande ricevute, il Consiglio ha deciso, nella
Seconda Seduta, di costituire due Comitati per la Fatwa : uno in Francia e l'altro in Gran Bretagna.
Entrambi i Comitati hanno iniziato le loro rispettive attività a partire da quel preciso momento.

Solo Allah è colui che dona successo e sostegno.

Abdullah Ibn Yusuf al-Judai,
Consiglio Generale del CEFR


Per gentile concessione delle Edizioni Al-Hikma, Imperia

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